- GENOVA nel 1500. REGISTRO DI GENOVA RINASCIMENTALE
- 1500 ca. Giorgio Vigne. Veduta di Genova.
- 1500 ca. Forte della “Briglia”.
- 1500 circa. Veduta della Genova del XVI secolo.
- XVI secolo. Carta nautica su pergamena di Ibanet Panades.
- XVI secolo. Carta nautica su pergamena di Matteo Prunes.
- 1503. Al Porto e al Molo va il reddito dell’Arsenale.
- 1503. FILIPPO JACOPO FORESTI detto BERGOMENSE.
- 1505. FILIPPO JACOPO FORESTI detto BERGOMENSE.
- 1505. NICOLAO DE CAVERIO GENOVES. Portolano.
- 1506. Tavola di bronzo nel Polcevera.
- 1507. Forte Briglia e la Lanterna.
- 1512. Emanuele Cavallo e il Forte Briglia.
- 1513. FILIPPO JACOPO FORESTI BERGOMENSE. Veduta di Genova.
- 1514. La Lanterna e la Fortezza Bastia.
- 1528. Costituzione genovese.
- 1529 GIROLAMO DA VERRAZZANO. Portolano. Dettaglio di Genova.
- 1530. ANONIMO. Dettaglio di planisfero.
- 1530. Fortificazioni. Fortificazione della città.
- 1533. Doge Serenissimo.
- 1534. Carlo V. … dall’impresa di Carlo V del 1534 … le navi equipaggiò di genovesi …
- 1535. Tunisi e Scio.
- 1535. Battista Agnese. Portolano.
- 1538. PARATA NAVALE.
- 1539. Lagaccio, Arsenale.
- 1539. Gabelle.
- 1544-1583. Vietato far carena in porto.
- 1548. Andrea Doria e Filippo II.
- 1550. Il ponte di Carignano.
- 1550 SEBASTIAN MUENSTER. Veduta di Genova.
- 1550 circa. Veduta di Genova. Loggia della Prefettura di Genova.
- 1550 circa. Veduta di Genova.
- 1550 circa. Veduta di Genova.
- 1550 circa. Veduta di Genova. Dettaglio del Molo Vecchio.
- 1550 circa. Veduta di Genova.
- 1550 circa. Molo vecchio e Torre dei Greci. Dettaglio.
- 1550 circa. Molo vecchio e Torre dei Greci. Dettaglio
- 1550 circa. Molo vecchio e Torre dei Greci. Dettaglio
- 1550 circa. Veduta di Genova. Sedulus Arte Placet.
- 1550. SABASTIAN MUNSTER. Statt Genua.
- 1550-1600. Porto. Affresco di C. Grasso. Arrivo del convoglio di navi Spinola a Genova.
- 1551. Ordinanze dei Magistrati del Porto.
- 1553. Molo vecchio e galeazzo Alessi.
- 1563. GIACOMO DE MAGGIOLO.
- 1567. FERRANDO BERTELLI. Liguria.
- 1569. GIULIO BALLINO. Veduta di Genova.
- 1571. LA CITTA’ DI GENOVA. Capitale del Genovesato in Italia.
- 1571. Veduta di Genova: La tres celebre cité de Genes. 1571.
- 1572. NICOLAS CHESNEAU & MICHEL SONNIUS in Paris. Pourtraict de la superbe cite de Genes.
- 1572. 5 Magistrati diventano Conservatori del Porto.
- 1573. LAFRERI ANTONIO, Il dissegno della nobilissima città di GENOVA con il numero delle cose più notabili di essa, Romae, apud Antonium Lafrery, Anno Domini, MDLXXIII.
- 1574. SEBASTIAN MUENSTER. Staatt Genua.
- 1575. BRAUN, Georg & HOGENBERG, Frans, GENUA
- 1575. FRANCOIS DE BELLEFOREST, La Cosmographie Universelle tout le Monde, Paris, 1975.
- 1580-1585. ANTONIO DANTI.
- 1580. FRANCESCO VALEGGIO. GENOVA.
- 1582. Bandiera di San Giorgio.
- 1588. Conservatori anzichè Salvatori.
- 1590 circa. Darsena e arsenale alla fine del secolo XVI.
- 1590 circa. Veduta di Genova con lanterna in primo piano.
- 1595-1623. Porto Franco.
- 1598. Porto. Dipinto di G. Bordone. “La Corsica e la riviera orientale di Genova nel 1598”.
- 1599. GENOVA. Theatrum Urbium italicarum.
GENOVA nel 1500. REGISTRO DI GENOVA RINASCIMENTALE
Piero Barbieri, Forma genuae, Edizione del Municipio di Genova, 1938.
1500 – S’ingrandisce il Lazzaretto.
1500 – Viene ingrandita, la chiesa di San Rocco. Tav. 15 n. 182.
1500 – Primo allargamento del viottolo della Chiappella.
1500 – Il ponte di S. Agata aveva 28 arcate.
1501 – Il carrubio della Manica in la Contrata de la Chiavica quale fa canto al carrubeo della Manica, è quello in parte scomparso coll’apertura della via Pollaiuoli al XVII sec.
1502 – Restauri alla Logia Sancti Marci.
1505 – Santa Marta ricostruita ed ampliata col titolo di San Francesco. Tav. 15 n. 19.
1505 – Il Tamagnini scolpisce il portale del n. 6 di piazza Grillo Cattaneo.
1507 – Luigi XII fa costruire la Briglia. Tav. 15 n. 120.
1510 – Chiesa e convento di S. Maria delle Grazie. Tav. 15 n. 78.
1512 – Andrea Doria sposta la via pubblica fuori San Tommaso occupando la scogliera.
1512 – Memoria della loggia dei Tarighi al Mandraccio. Tav. 15 n. 14.
1512 – La chiesa della Consolazione col Chiostro. Tav. 15 n. 117.
1513 – La lapide del Molo fa risalire a quest’anno la antica Darsena fra la Chiesa di S. Marco ed il Ponte dei Cattanei.
1514 – Vengono iniziati i lavori del coro di S. Lorenzo.
1514 – 24 Agosto – occupazione e distruzione della Briglia – viene anche rovinata la Torre del Capo di Faro.
1515 – Portale in pietra nera al N. 16 di via delle Grazie.
1517 – La Signoria prescrive una fontana sul ripian di Campetto e nei pressi di San Donato.
1518 – Si demolisce la chiesa medioevale di S. Colombano per la costruzione di un’infermeria dell’Ospedale degli Incurabili.
1519 – Da una domanda 7 Maggio risulta che il Rivo Torbido correva allora tuttavia allo scoperto.
1520 – Ottaviano da Campofregoso promuove la gran fabbrica del campanile di San Lorenzo, ultimato nel 1522. Tav. 15 n. 178.
1520 – Viene eretta la Camera Nova dove il mare s’internava racchiuso da muro a Ponte Spinola, a residenza dei Padri del Comune. Tav. 15 n. 47.
1520-1524 – La chiesa di San Giuseppe ed annesso Conservatorio fondati da Ettore Vernazza. Tav. 15 n. 87.
1520 – La piazzetta dei Tessitori viene acquistata dai consoli di quell’arte.
1521 – Si demolisce la Torre del Sauli fra Canneto e Giustiniani.
1522 – Lapide che menziona la loggia dei Tessitori.
1524 – La piazzetta di S. Giovanni il Vecchio assegnata a mercato di pollame e latticini.
1525 – Saldi pilastri a sorreggere l’acquedotto nel tratto di mura demolito fra i possessi del Monastero di S. Andrea e quelli di S. Defendente.
1526 – Si ricostruisce la Loggia dei Lanieri e dei Merciai.
1527 – Il 28 Gennaio si delibera la formazione di Piazza Nuova con la demolizione delle case di via Ferraria.
1527 – 22 Ottobre – Il Magistrato dei Padri del Comune decreta la costruzione di un barchile mermoreo sulla Piazza Nuova distrutto l’anno successivo.
1527 – Si demoliscono alcune case in Ponticeilo per ingrandire la piazza.
1527 – Viene slargata la via Cellalorium oggi Sellai.
1529-1531 – Una nota cita gli acquisti fatti dal Comune per la costruzione del Palazzo dell’Archivio.
1529 – Palazzo Doria. Tav. 15 n. 9.
1530 – Su disegni del Caranca si costruisce il Palazzo Arcivescovile. Tav. 15 n. 146.
1530 – Si costruisce alla muraglia di San Tomaso colle pietre dell’antica chiesa di San Michele.
1531 – Il Palazzo N. 16 di Via della Posta Vecchia con portali e cortile dalla caratteristica scala in pietra nera. Tav. 15 n. 43.
1531 – Si ricostruisce la Logia Sancti Marci.
1532 – Rifacimento del Palazzo Salvago a S. Bernardo. Tav. 15 n. 74.
I532 – Vengono fatte domande per poter aprire portelli e finestre nelle Murette per aver luce all’interno delle case.
1534 – I Della Porta scolpiscono la Fonte presso il Palazzo Pubblico.
1535 – Viene chiuso il sepolcreto sulla Piazza di San Giovanni il Vecchio.
1535 -Viene rifatto il Ponte di S. Agata.
1536 – Per difendere Carignano si costruiscono le mura del Cavalletto.
1536-1537 – Mura della Cava.
1534 – Si erige un nuovo barchile in Piazza Nuova.
1536 – Il Giustiniani conta 47 case in Campo Pisano.
1537 – Si demolisce la chiesa di Santa Consolata in salita S. Paolo per dar luogo al nuovo tratto di mura.
1537 – La chiesa di S. Francesco passa ai Minori Osservanti che la intitolano Nunziata del Guastato.
1538 – Si fonda il Collegio degli Orfani vicino al Bisagno. Tav. 15 n. 117a.
1539 – Si prolunga la torre del Popolo sopra il triplice fregio di archetti.
1539 – La Signoria fa correre un muro lungo il Palazzo Spinola in salita S.ta Caterina.
1539 – Viene spianato il Palazzo di S. Tommaso.
1539 – Si istituisce l’Ufficio dei poveri con sede davanti Ponte dei Cattanei: la piazza antistante chiamavasi Platea Pauperum. Tav. 15 n.63.
1540 – L’Oratorio di N. S. del Rosario sulla spiaggia del mare presso S. Teodoro. Tav. 15 n. 5.
1540 – Si lavora per ampliamenti alla Piazza Nuova.
1540 – Si costruisce la nuova cinta dell’Acquasola.
1541 – Alessandro Fieschi costruisce una casa nella contrada dei Maruffi.
1541 – E’ ultimata la chiesa di San Colombano a destra uscendo fuori la Porta Aurea.
154I – Si demolisce l’antichissima chiesa di S. Ambrogio.
1540 – Il Palazzo dell’Ammiraglio Antonio Doria presso la porta di S. Caterina. Tav. 15 n. 86.
1542 – Andrea Doria propone di costruire una più comoda salita per accedere a Granarolo.
1543 – Costruzione della Lanterna. Tav. 15 n. 1.
1543 – Loggiati costruiti dal Montorsoli nel Palazzo del Principe.
1543 – Il Montorsoli trasforma l’interno del Chiostro di San Matteo.
1543 – Ricostruzione della chiesa di S. Tommaso.
1544 – Gio. Giacomo della Porta di Palazzo San Giorgio.
1544 – Decreto del 22 Aprile nel quale è nominato l’archivolto dei Maruffi.
1544 – L’Oratorio di S. Maria dei Dottrinanti in via Borgo Sacco.
1547 – Viene riformata la chiesa di S. Sabina.
1548 – Gli archi di trionfo fatti innalzare dal Doria fra Fassolo e San Lorenzo per ricevere Filippo di Spagna.
1548 – Si demolisce il Palazzo Fieschi dell’Invialata.
1548 – Si progetta la villa Cambiaso in Albaro. Tav. 15 n. 166.
1549 – 7 Settembre I Sauli affidano a Galeazzo Alessi il progetto della Basilica dell’Assunzione e dei SS. Fabiano e Sebastiano.
1550 – Si inizia il tracciato della Via Nuova.
1550 – Il Conservatorio di N. S. della Provvidenza. Tav. 15 n. 10.
1550 circa – Il Palazzo degli Spinola – fatto poi decorare da Luca Negrone – in salita S. Caterina. Ai fianchi ne aveva altri due di proprietà di Agostino ed Oberto Spinola. Tav. 15 n. 85
1550 – Viene formata la piazza Valoria.
1551 – Un decreto 5 Settembre deputa alcuni cittadini alla cura della fabrica menium a Carignano usque ad modulum.
1552 – Si inizia la costruzione della cinta murale tra Carignano ed il Molo; a tale epoca la spiaggia di Sarzano era libera ed aperta, e serviva da cantiere navale. Tav. 15 n. 116.
1552 – Viene posta la prima pietra di S. Maria di Carignano. Tav. 15 n. 111.
1553 – Galeazzo Alessi erige la Porta Civica, detta Siberia, in capo alla penisola del Molo. Tav. 15 n. 68.
1553 – E’ ricostruita e riconsacrata la chiesa di S. Maria in Passione.
1553 – Viene fondato il seminario dei Chierici.
1553 – Tra quest’anno e l’anno 1560 l’acquasola é frequentata da forestieri che vi impiantano delle officine.
1554 – Nuove demolizioni sulla Piazza di Ponticello.
1556 – Ha termine la demolizione della vecchia chiesa di S. Ambrogio.
1557 – Un molo od argine costruito dai Vivaldi lungo il Bisagno, dove poi venne aperta la via del Piano. Tav. 15 n. 174.
1558 – I tre volti di pietra di Finale per la fonte di piazza Fontane Marose, già indossati al Palazzo Pallavicino. Tav. 15 n. 38.
1559 – L’arch. Vannone costruisce la chiesa di S. Nicolò.
1559 – Galeazzo Alessi prolunga il Molo Vecchio per sessanta palmi. Tav. 15 n. 67.
1560 – E’ in costruzione il Palazzo Cataldi già Carrega in Via Nuova. Tav. 15 n. 36.
156o – Gli Spinola edificano il Palazzo Doría di Via Nuova. Tav. 15 n. 3a.
1560 – Il Palazzo di Vincenzo Imperiale in Piazza Campetto. Tav. 15 n. 56.
1560-1562 – Il Palazzo delle Peschiere, sulle pendici di Multedo. Tav. 15 n. 88.
1562 – Viene atterrata la loggia pubblica vicino all’ospedale dei Monaci di San Benigno e rifatta poco discosta.
1562-1564 – Il Bergamasco scolpisce la Caminata del Palazzo Spinola ora Daria.
1563 – Il Palazzo Podestà in Via Nuova. Tav. 15 n. 30.
1564 – Il Palazzo Doria Tursi su architetture di Rocco Lurago. Tav. 15 n. 29.
1564 – Si commette all’Alessi il modello della cupola per la chiesa di S. M. Assunta di Carignano.
1564 – Magazzini del grano. Tav. 15 n. 69.
1565 – In atto di quest’anno si parla di menie novissime constructe in Campo Pisano.
1565 – Fondamenta del Palazzo Bianco già Grimaldi. Tav. 15 n. 27.
1565 – Viene riformato da Francesco Casella il Palazzo Pallavicino già Interiani.
1565 – Il Palazzo Gambaro, prima Cambiaso e già Spinola in Via Nuova. Tav. 15 n. 37.
1567 – Si costruisce il Palazzo Lercari, ora Parodi, in Via Nuova. Tav. 15 n. 33.
1567 – L’Alessi volta la nuova cupola di San Lorenzo dopo aver demolito quella romanica.
1570 – Fondazione della nuova loggia di Banchi. Tav. 15 n. 54.
1570 – Viene ricostruita la chiesa di S. Marta, ed ampliato il Monastero. Tav. 15 n. 150.
1571 – Parte moderna del Palazzo delle Compere. Tav. 15 n. 141.
1573 – Viene dimezzata la Torre dei Greci al Molo.
1575 – Viene rifatta dalle fondamenta la chiesa di San Siro. Tav. 15 n. 132.
1576 – S’ingrandisce il Lazzaretto.
1577 – L’arcivescovo Pallavicini inizia l’ingrandimento del Palazzo Arcivescovile dal lato orientale.
1577 – Viene pavimentata la Via Nuova.
1578 – Si spiana la loggia dei Tarighi in Piazza dell’Olmo, in faccia al Mandraccio.
1580 – Bartolomeo Centurione ricostruisce S. Bartolomeo di Promontorio.
1580 – Giulio Sale edifica il Palazzo su Piazza Embriaci. Tav. 15 n. 76.
1581 – Si ricostruisce la chiesa di S. Pietro in Banchi. Tav. 15 n. 143.
1581-1583 – Si costruisce la loggetta a mare del Palazzo del Principe.
1583 – Il 7 Gennaio si decreta la costruzione del Palazzetto Criminale. Tav. 15 n. 65.
1584 – Da quest’anno il Colle di Bachernia è detto di S. Anna, mentre Nicolò Doria ricostruisce la chiesa. Tav. 15 n. 81.
1584 – S. Bartolomeo dell’Olivella, ad uso di Abazia dei Lomellini.
1584 – Viene ingrandita la chiesa di S. Salvatore.
1585 – E’ rifatta la chiesa di N. D. della Coscia.
1586 – Il Comune apre a mare della Ripa, in prossimità del Ponte dei Chiavari, una strada parallela.
1586 – Giovanni Basso volta la cupola della Basilica di Carignano finendo nel 1603.
1588 – Viene innalzata la chiesa di S. Maria della Visitazione, con l’annesso Convento. Tav. 15 n. 10a.
1588 – Si rifà la chiesa della Maddalena.
1588 – Viene rifatto il coro della chiesa di N. S. delle Vigne.
1589 – Si pone la prima pietra della chiesa di S. Ambrogio. Tav. 15 n. 104.
1589 – La chiesa di Gesù e Maria delle Scalze. Tav. 15 n. 14.
1589 – Il monastero delle Teresiane Scalze.
Tav. 15 n. 121 1591 – L’atrio della chiesa di S. Benedetto.
Tav. 15 n. 7.
1592 – Si compie la costruzione del palazzo Criminale.
1592 – Il 15 Agosto è aperta al culto la nuova chiesa di S. Ambrogio.
1593 – Si inizia la chiesa dell’Immacolata Concezione dei Cappuccini. Tav. 15 n. 83.
1593-1596 – Le logge di Palazzo Doria Tursi.
1593 – L’Oratorio di Santa Croce in Sarzano. Tav. 15 n. 109.
1594 – Un decreto del 18 Marzo ci mostra Oriolo sempre allo stato di coltura.
1594 – Il fondatore dei Crociferi, Camillo de Lellis, costruisce un oratorio, poi chiesa di S. Croce di Portoria. Tav. 15 n. 95.
1595 – Il Deposito franco è detto Portofranco e vi hanno luogo ampliamenti e nuove costruzioni. Tav. 15 n. 6o.
1596 – Ricostruzione della chiesa di N. S. delle Vigne.
1597 – Si spiana la piazza Fontane Marose – Prima del XVI sec. la località aveva contrade e botteghe.
1597 – Ricostruzione di Santa Maria della Pace. Tav. 15 n. 162.
1597 – Prima pietra della chiesa di San Nicolò da Tolentino su altra già più antica detta di San Gerolamo. Tav. 15 n. 13.
1599 – Andrea Vannone comincia a costruire di Pietro Durazzo allo Zerbino. Tav. 15 n. 159.
1599 – Palazzo Durazzo già Brignole ai Quattro Canti di S. Francesco. Tav. 15 n. 26.
1599 – Taddeo e Battista Carlone artefici della fontana del Nettuno nel Palazzo del Principe. Tav. 15 n. 179.
Sec. XVI
Palazzo Grimaldi in Via San Luca. Tav. 15 n. 136.
Palazzo Imperiale a Terralba.
Bassorilievo figurante l’Annunciazione al n. 14 di Vico Mele.
S’impiantano sulle pendici del Castelletto i mulini che macinano tabacco per conto della Serenissima.
Si sopraeleva il Campanile di S. Giorgio.
Palazzo Coccapani in Piazza Invrea. Tav. 15 n. 145.
Portale dorico sulla casa Embriaci al n. 5 della Piazza omonima.
I Lomellini erigono il Palazzo poi Patrone al Largo della Zecca. Tav. 15 n. 130.
Palazzo Salvaghi ora Serra o Verde in Via Garibaldi. Tav. 15 n. 31.
Nuove sistemazioni per ingrandire la Piazza Banchi.
Viene spianata, la Piazzetta dei Tessitori.
Portale in Piazza dell’Agnello al n. 6.
Portale con stipiti e candelabri in Via S. Bernardo al n. 8.
Portali in Via del Campo al n. 1, dorico con fregio, al n. 9 dorica; al n. 13 dorico in pietra, nera; al n. 15 ionico.
Portale ionico al n. 16 di Via Canneto il Lungo.
Portale al n. 27 di Via Canneto il Lungo.
Portali ai n. 72 e 74 di Via Canneto il Lungo.
Portale dorico al n. 13 di Via Canneto il Lungo.
Portale al n. 19 di Vico Chiabrera ed altro al n. 3.
Portale dorico al n. 15 di Vico dietro il Coro di S. Cosimo.
Portale al n. 16 di Via Fossatello.
Portale con capitelli compositi al n. 18 di Via delle Grazie.
Portale con fregia al n. 19 di Via delle Grazie.
Scaletta e portale in pietra nera al n. 2 di Piazza della Loggia di San Siro.
Portale in pietra nera in Via della Maddalena, 14.
Portale in Via della Maddalena al n. I6.
Portale in pietra nera in Piazza Pinelli.
Portale dorico al n. 6 di Via al Ponte Calvi.
Sovrapporta col S. Giorgio di Giovanni Gaggini al n. 14 di Via Portoria.
Portale al n. 3 di Piazza Posta Vecchia.
Portale al n. 8 di Piazza Posta Vecchia.
Palazzo De Mari già Grimaldi, ed ora Mongiardino alla Meridiana. Tav. 15 n. 133.
Oratorio di S. Germano nella Crosa del Diavolo. Tav. 15 n. 151.
Palazzo Negrotto-Cambiaso ora Belimbau alla Nunziata. Tav. 15 n. 20.
I Di Negro costruiscono il Palazzo dello Scoglietto. Tav. 15 n. 3.
Palazzo Negrone al n. 23 e Pallavicino al n. 27 di Piazza Fontane Marose. Tav. 15 n. 40 e 39.
Portichetto al n. 5 di Piazza Campetto.
Palazzo Adorno in Via Nuova. Tav. 15 n. 32.
Si demolisce la torre de Curia Peni insieme ad una Cappelletta.
Si demolisce l’Oratorio di S. Pietro e Paolo in Pescheria.
Si bastiona la cinta secondo la nuova regola dell’arte militare.
Il Palazzo Saluzzo detto il Paradiso. Tav. 15 n. 165.
Palazzetto Doria. Tav. 15 n. 8.
1500 ca. Giorgio Vigne. Veduta di Genova.
Con le navi di Luigi XII che si accingono ad invaderla.
Forte della “briglia” costruito da Luigi XII al Capo di Faro, dettaglio della Veduta di Genova (Genova, Museo Navale).
1500 ca. Forte della “Briglia”.
Ccostruito da Luigi XII al Capo di Faro in un dettaglio della Veduta di Genova di Giorgio Vigne, Genova-Pegli, Civico Museo Navale.
1500 circa. Veduta della Genova del XVI secolo.
Castello di Silvano D’Orba, feudo della famiglia Adorno.
XVI secolo. Carta nautica su pergamena di Ibanet Panades.
Carta nautica su pergamena di Ibanet Panades: Carta nautica del Mediterraneo ed il Mar Nero. con raffigurazione di porti di Genova, Venezia e Alessandria. (Campodonico, 1989, Genova, Castello D’Albertis)
XVI secolo. Carta nautica su pergamena di Matteo Prunes.
Carta nautica su pergamena di Matteo Prunes mostra la dizione: Carta nautica del Mediterraneo. Raffigurato il porto di Genova, Marsiglia. (Campodonico, 1989, Genova, Castello D’Albertis)
1503. Al Porto e al Molo va il reddito dell’Arsenale.
Il porto e il Molo Vecchio ebbero nel 1503, o poco prima, il reddito dell’Arsenale. Possedevano eziandio beni propri, case, magazzini, osterie e botteghe nel Porto, a ponte Coltellinari e Cattaneo, ed in città. (Malnate, 1892).
1503. FILIPPO JACOPO FORESTI detto BERGOMENSE.
1505. FILIPPO JACOPO FORESTI detto BERGOMENSE.
1505. NICOLAO DE CAVERIO GENOVES. Portolano.
1506. Tavola di bronzo nel Polcevera.
Nel 1506 viene scoperta nel fiume Polcevera una tavola di bronzo di epoca romana. (Donaver, 1913; Poggi Gaetano, Genoati e Veturii, Atti della Società Ligure di Storia Patria, vol.30, 1900; Sanguinetti A, Grassi L., Desimoni C. riportano tre memorie sulla tavola di bronzo negli atti citati. Serra G., in Banchero G., La tavola di bronzo, il pallio di seta e il codice colombiano, tip. Ferrando, 1857).
1507. Forte Briglia e la Lanterna.
I Francesi di Luigi XII occupano il forte della Briglia. (Miscosi, 1945)
1512. Emanuele Cavallo e il Forte Briglia.
Emanuele Cavallo nel 1512 vede nave francese carica di viveri e munizioni accostarsi alla fortezza della Briglia per dar soccorsi a’ nemici. E’ monta una vecchia carcassa, che era in disarmo nel porto, e in mezzo alla nemica armata, bersagliato da incessanti colpi di bombarde, taglia l’ormeggio e cattura la nemiva nave e la conduce nel porto in trionfo. (Malnate, 1982)
1513. FILIPPO JACOPO FORESTI BERGOMENSE. Veduta di Genova.
1514. La Lanterna e la Fortezza Bastia.
Nel 1514 Ottaviano Fregoso fece demolire il forte della Briglia (nome che per i marinai significava guida, da brillar). Sulle sue rovine venne costruita la Lanterna. Opera di Gio Maria Olgiato, costruttore anche della Porta dell’Arco. La Lanterna nel 1530 è già costruita a metà e viene terminata nel 1543 assiema ad una nuova Fortezza denominata la Bastia. (Miscosi, 1933).
1528. Costituzione genovese.
La costituzione del 1528, riformata a mano a mano per esigenze di fazioni, non fece che ratificare la decadenza degli antichi ordinamenti; ma potè far rivivere la repubblica e mantenerla ancora per quasi tre secoli. (Malnate, 1892).
1529 GIROLAMO DA VERRAZZANO. Portolano. Dettaglio di Genova.
1530. ANONIMO. Dettaglio di planisfero.
1530. Fortificazioni. Fortificazione della città.
Nell’ottocento a metà di corso Carbonara esistevano ancora le porte della cinta fortificata del 1530.
1533. Doge Serenissimo.
Il Doge anziché la grandezza della patria vuol per sé togata veste ed ornamenti, che ottiene nel 1533. E mendica titoli ai potenti stranieri e nel 1579 si fa chiamar Serenissimo. (Malnate, 1892).
1534. Carlo V. … dall’impresa di Carlo V del 1534 … le navi equipaggiò di genovesi …
1535. Tunisi e Scio.
L’armata Genovese fa ultimi atti di valore a Tunisi nel 1535. Ma si fa così debole che lascia pochi anni dopo i francesi a padroneggiar la Corsica, e i turchi a far strage a Scio. Ove soltanto inermi giovinetti, lasciandosi martoriare a morte, presenti le madri, piuttosto di abiurare, mostrano quanta forza può albergare in petto di genovesi incorrotti. (Malnate, 1892)
1535. Battista Agnese. Portolano.
1538. PARATA NAVALE.
Il convegno del 1538 tra l’Imperatore Carlo V, il papa Paolo III e Andrea Doria di fronte a Genova, in un dipinto fiammingo. Sulla galea che ospita i tre personaggi, in primo piano a destra, sono raffigurati i simboli papale [l’Eucarestia], imperiale [l’aquila] e di Andrea Doria [il rostro]. L’ammiraglio indica con la mano ai due capi della Cristianità la rotta verso.Levante.
L’incontro aveva lo scopo di organizzare una crociata contro gli Ottomani: un anticipo di quella alleanza che porterà alla vittoria di Lepanto nel 1571. La flotta genovese avrà un ruolo decisivo nelle guerre combattute dalla Spagna nel Medi terraneo durante il XVI secolo.
1539. Lagaccio, Arsenale.
Lago artificiale fatto costruire dal Principe Doria a scopo anti incendio per il sottostante Arsenale. La sua acqua alimentava la fontana del Nettuno, davanti al suo palazzo. Accanto all’Arsenale sorgeva la fabbrica dei biscotti del Lagaccio dei Bianchetti. Questi nel 1850 costruirono diversi caseggiati dimora di molti naviganti meridionali, e diedero il nome a via Bianchetti.
Al posto dell’arsenale nel 1652 fu eretta, dalla Repubblica, la fabbrica delle polveri: Polveriera.
Nel 1835 il governo piemontese portò gli edifici alle sembianze attuali dando la destinazione a caserma. (Miscosi, 1933)
Attualmente il lago del Lagaccio ha una copertura che funge da parcheggio.
1539. Gabelle.
Prima del magno contratto di consolidazione tra la Repubblica e San Giorgio (1539) tutte le gabelle erano redimibili. Che San Giorgio prima del magno contratto di consolidazione eseguisse vere operazioni di banca non v’ha indizio. Ma verso il quarto decennio del secolo XVI abbiam certezza che la maggior parte delle negoziazioni e contrattazioni tra’ privati si eseguivano con biglietti di San Giorgio; e in quel turno ne circolavano annualmente per non meno di 2 milioni di lire. (Malnate, 1982).
1544-1583. Vietato far carena in porto.
Prima del magno contratto di consolidazione tra la Repubblica e San Giorgio (1539) tutte le gabelle erano redimibili. Che San Giorgio prima del magno contratto di consolidazione eseguisse vere operazioni di banca non v’ha indizio. Ma verso il quarto decennio del secolo XVI abbiam certezza che la maggior parte delle negoziazioni e contrattazioni tra’ privati si eseguivano con biglietti di San Giorgio; e in quel turno ne circolavano annualmente per non meno di 2 milioni di lire. (Malnate, 1982).
1548. Andrea Doria e Filippo II.
Il grande ammiraglio Andrea Doria nel 1548, sebbene già affievolito dagli anni e dalle congiure, a Filippo II, che isdegna l’alloggio di Carlo V, e lo pretende nel palazzo del Doge, altamente risponde: non esser usi i magistrati di Genova di abbandonare il lor seggio per alloggiarvi Monarchi”. (Malnate, 1892).
1550. Il ponte di Carignano.
Muore Benedetta Fiesco, moglie del Doge Benedetto Gentile, che lascia un fondo per la costruzione del ponte di Carignano. Viene sepolta nella Basilica di San Benigno.
1550 SEBASTIAN MUENSTER. Veduta di Genova.
1550 circa. Veduta di Genova. Loggia della Prefettura di Genova.
1550 circa. Veduta di Genova.
1550 circa. Veduta di Genova.
1550 circa. Veduta di Genova. Dettaglio del Molo Vecchio.
1550 circa. Veduta di Genova.
1550 circa. Molo vecchio e Torre dei Greci. Dettaglio.
1550 circa. Molo vecchio e Torre dei Greci. Dettaglio
1550 circa. Molo vecchio e Torre dei Greci. Dettaglio
1550 circa. Veduta di Genova. Sedulus Arte Placet.
1550. SABASTIAN MUNSTER. Statt Genua.
1550-1600. Porto. Affresco di C. Grasso. Arrivo del convoglio di navi Spinola a Genova.
Genova, Palazzo di Angelo Giovanni Spinola. (Campodonico, 1989, Genova Palazzo Spinola).
1551. Ordinanze dei Magistrati del Porto.
Un’ordinanza del 1551 punisce con “10 ducati fino a 25”, e confisca della roba, chi deposita, senza licenza, legnami, àncore ed altri ingombri, presso il Molo ed appo San Marco; colpe queste non prima punite o con pochi soldi espiati. (Malnate, 1892).
1553. Molo vecchio e galeazzo Alessi.
Pochi anni dopo che il Giustiniani magnificato avea il Porto di genova, il celebre Galeazzo Alessi, Perugino (1553), stende il Molo vecchio a 600 passi geometrici, innalza la porta grandiosa e sopra il fortino: e sulla porta è l’inscrizione dell’infelice Bonfadio (L’elegante annalista di genova nel palazzetto criminale ebbe tronco il capo e il corpo dato alle fiamme. Corrottissimo in tempi molli avea abusato di giovanetti affidati al suo offizio di precettore): “Aucta ex S.C. Mole, extructa porta, propugnaculo munita, Urbem cingebat moenibus, quacunque alluitur mari”. (Malnate, 1892).
1563. GIACOMO DE MAGGIOLO.
1567. FERRANDO BERTELLI. Liguria.
1569. GIULIO BALLINO. Veduta di Genova.
1571. LA CITTA’ DI GENOVA. Capitale del Genovesato in Italia.
1571. Veduta di Genova: La tres celebre cité de Genes. 1571.
1572. NICOLAS CHESNEAU & MICHEL SONNIUS in Paris. Pourtraict de la superbe cite de Genes.
1572. 5 Magistrati diventano Conservatori del Porto.
Si fu nel 1572 che i Magistrati, da tre che erano in tempi meno rei, vennero portati a 6, ridotti a 5 nel successivo anno … aumentandosi fino a 10 nel 1588, nel qual anno si fu che 5 assunsero il nome più modesto di Conservatori del Porto. (Malnate, 1892).
1573. LAFRERI ANTONIO, Il dissegno della nobilissima città di GENOVA con il numero delle cose più notabili di essa, Romae, apud Antonium Lafrery, Anno Domini, MDLXXIII.
1574. SEBASTIAN MUENSTER. Staatt Genua.
1575. BRAUN, Georg & HOGENBERG, Frans, GENUA
Stampata a Colonia nel 1575, edizione francese dell’edizione principe del De Civitates Orbis Terrarum, il primo atlante a stampa di vedute di città. Gli edifici sono visti di profilo con scarsa nozione della prospettiva. La pagina originale contiene sotto la città di Genova la città di Firenze.
1575. FRANCOIS DE BELLEFOREST, La Cosmographie Universelle tout le Monde, Paris, 1975.
Belleforest de Francois, La cosmographie Universelle de Tout le Monde. Nicolas Chesneau & Michel Sonnius, Paris, 1575. Braun George e Hogenberg Franz, Civitates orbis terrarum, 1575. Muenster Sebastian, Cosmographia Universalis, 1574. Autore in parte Munster, ma molto aumentata, ornata e arricchita da Francois de Bellefrost.
1580-1585. ANTONIO DANTI.
Galleria delle Carte Geografiche. Genova, Musei Vaticani.
1580. FRANCESCO VALEGGIO. GENOVA.
1582. Bandiera di San Giorgio.
La gloriosa bandiera di San Giorgio scompare dal mondo: si vende alla Spagna nel 1582 e per opera degli stessi Doria.
E Genova, già fiera e superba, è per il costume divenuta provincia spagnola. Alle antiche civile radunanze, oneste e cortesi, son ora sostituite veglie e ritrovi nelle loggie e mattinate invereconde, che fecero arrossire nel 1582, qui soggiornando, Francesco Bosio, Vescovo di Novara, come e’ lasciò scritto. (Malnate, 1892).
1588. Conservatori anzichè Salvatori.
Perdute poi le antiche regole e i vecchi ordinamenti, ben fecero i magistrati subentranti, nel 1588, chiamarsi con più modestia ( e di verità!) Conservatori anziché Salvatori: ma con essi Conservatori, i quali ben poco in appresso conservarono, la magistratura decadde e precipitò. Non già che nel seicento, in cui si gettò il Molo nuovo, e dopo, sino a noi, non siensi costrutte di grandi opere in Porto. (Malnate, 1892).
1590 circa. Darsena e arsenale alla fine del secolo XVI.
1590 circa. Veduta di Genova con lanterna in primo piano.
1595-1623. Porto Franco.
Ridotta la già potente marina genovese quasi allo stremo, verso la fine del secolo XVI, il commercio illanguidiva, e la vita mercantile della repubblica, scemando ogni dì più i traffici del Porto, spegnevasi. E fra tanto disordine si fu che San Giorgio e Governo, accordatisi, nel 1595, proclamarono Genova Porto Franco per tutte le vettovaglie soggette alla maggior gabella del grano.Era provvision temeraria, non mai prima tentata, onde fu ristretta a soli tre anni e alle sole navi di oltre 300 mine. Ma sì giovò, che nel 1623 il Porto Franco estendesi a tutte le merci per dieci anni, e poi all’infinito per molte, vuoi per Città e Ducato, vuoi, di transito, per l’estero. (Malnate, 1892).
1598. Porto. Dipinto di G. Bordone. “La Corsica e la riviera orientale di Genova nel 1598”.
Tempera su tela. Genova, Museo Navale. (Campodonico, 1989).
1599. GENOVA. Theatrum Urbium italicarum.